Temi programmatici

Assemblea 4 Marzo 2023

Pandemia, difficoltà economiche e finanziarie, guerra nel cuore dell’Europa hanno radicalmente cambiato i punti di riferimento globali, nazionali e anche locali. Di fronte a questo sconvolgimento copernicano nei rapporti di forza internazionali non è neppure lontanamente pensabile che si possa ritornare a modelli e politiche del passato.

Ciò vale anche per il nostro territorio. Oggi non basta rilanciare quanto raggiunto nei periodi antecedenti, ma è necessario ricostruire e ripensare il progetto politico, sociale ed economico del nostro territorio. Davanti a noi, infatti, si intravedono non poche fragilità e debolezze, non tutte nuove, messe ancora di più in evidenza dai colpi del virus, dalla crisi economica e dalla guerra. Va anche rielaborata la nostra specialità, che, anche se fondata su una storia di accordi internazionali e bilaterali fra Italia e Austria, ha tuttavia sempre bisogno di riaffermarsi anche di fronte alla prospettiva di autonomie differenziate nelle altre regioni italiane. Ciò in un periodo di declino del nostro senso di comunità e specialità.

Più in generale, in questi ultimi anni nella nostra Provincia a subire i danni maggiori è stata la credibilità e l’efficacia della politica, la sua capacità di guida, la sua visione del futuro, nel medio e lungo termine. Futuro, che come ci indica il Next Generation EU, dovrebbe essere molto diverso dal passato e puntare essenzialmente su parità di genere, inclusione sociale, formazione e ricerca, ambiente, digitalizzazione. Non si tratterà quindi di riprendere un cammino di sviluppo tradizionale, ma avere la capacità di rielaborare le politiche territoriali attraverso un aggancio più forte e convinto con Bruxelles e con una rete di alleanze con altri territori, che ci aiutino a costruire un’autonomia unitaria, ma dal carattere aperto. L’ambizione dei Trentini deve essere quella di ripensarsi e di trovare la forza, politica e culturale, per modificare radicalmente l’attuale quadro politico di riferimento.

Clicca sui punti di programma per vedere la versione completa.

Il Trentino e l’Alto Adige/Südtirol: un’alleanza strategica per l’autonomia speciale.

Trento e Bolzano sono due Comunità Autonome diverse, ma inscindibilmente intrecciate. Più il Trentino guarda altrove, più corre il rischio di una insidiosa perdita della sua peculiarità e di una progressiva omologazione ai modelli culturali, economici, sociali e politici delle grandi pianure e dei sistemi a base metropolitana.

Il Trentino di (oggi e) domani dovrà essere aperto, anche verso il mondo. Un nuovo
ruolo per la Regione in prospettiva Euregio.

Trento e Bolzano sono anche parte integrante e costitutiva dell’Euregio. Per questo riteniamo che sia necessario utilizzare al massimo lo strumento del GECT e svilupparlo ulteriormente, in
particolare quello della partecipazione.

Verso un modello di governance riformata e più efficace nel valorizzare la nostra
autonomia.

Riprendere il tema dell’Autonomia come “bene comune” e “quadro di valori irrinunciabili” di una Comunità di persone che vive su un territorio e che si identifica con l’”attitudine” all’autogoverno.

Il Trentino e la crescita competitiva. Economia, Turismo, Agricoltura, Finanza e
Cooperazione.

Programmazione strategica significa anzitutto definizione delle priorità di medio lungo
termine, mettendo a frutto le importanti e qualificanti risorse del territorio: in particolare
l’industria, la cooperazione, il turismo e l’agricoltura.

Il Trentino come laboratorio per lavoro, giovani ed un’effettiva parità di genere.

Si ritiene prioritario e urgente attivarsi per favorire interventi di Sistema in grado di promuovere il lavoro rendendo più accessibili professioni a medio-alta qualificazione e garantendo un salario minimo adeguato che favorisca la scelta di rimanere a lavorare sul territorio e/o di rientrare dopo un periodo all’estero; i giovani laureati devono poter trovare “interessante” anche dal punto di vista economico rimanere a lavorare in Provincia.

Ambiente, energie rinnovabili. Mobilità e infrastrutture urbane e regionali.

L’ambiente, inteso come paesaggio, cura del territorio, qualità dell’acqua, dell’aria e della vita in generale, costituisce uno dei principali punti di forza del Trentino. Per questo ma anche per la responsabilità che abbiamo nei confronti delle future generazioni, la tutela e la conservazione del nostro “Patrimonio Ambientale” ci deve vedere impegnati in tutti i settori a forte impatto.

Programma per una razionalizzazione del sistema sanitario del Trentino.

Potenziamento della medicina territoriale, promuovere idonea integrazione fra le Case di Comunità ed i servizi sociali con particolare attenzione all’assistenza di anziani e fragili, Realizzare un vero decentramento dell’attività specialistica ambulatoriale nelle valli in modo da evitare la necessità di viaggi verso il capoluogo riducendo al minimo possibile le liste di attesa.

Accrescere la capacità innovativa: cultura, istruzione, formazione e ricerca.

Sostenibilità e qualità della cultura, sia come manifestazione della diversità culturale trasmessa dalle generazioni precedenti sia come risorsa per lo sviluppo culturale, sociale, ambientale ed economico sostenibile. L’accesso alla cultura e la partecipazione alla vita culturale promuovono l’emancipazione individuale, la coscienza democratica e la coesione sociale mediante gli scambi con gli altri e l’impegno civico.

Dare slancio ad una rinnovata solidarietà sociale e al mondo del volontariato

Nessun processo di sviluppo, specie in una terra complessa come quella trentina, può
essere pensato se non partendo dalle reti di comunità. Una comunità coesa, forte, che vive un contesto di armoniosa convivenza è fattore primario di qualsiasi processo di sviluppo sia esso sociale che economico.
Riflettere sul volontariato, quindi, significa progettare il futuro delle comunità.

I grandi carnivori

La Montagna Alpina, della quale il Trentino fa parte integrante, ha sempre vissuto in simbiosi con la Natura, pur con le evidenti difficoltà dovute ai cambiamenti dei modi di vivere e di lavorare. Il valore della Biodiversità è insito nella visione delle genti di Montagna.

Vivere, lavorare, viaggiare, frequentare gli spazi privati e pubblici in piena sicurezza.

Autonomia è anche poter godere del bene della Sicurezza. Sentirsi sicuri, sempre ed in ogni luogo privato e pubblico.

Gestire la presenza di popolazione straniera. L’emergenza e l’integrazione.

Come tutta l’Europa, anche il Trentino deve fare i conti con i grandi processi migratori della nostra epoca. E deve farlo con responsabilità e lucidità.