Trento, 20 Settembre 2024


Su iniziativa del coordinatore Andrea Bisegna, si è riunito ieri sera il direttivo di Campobase della città di Trento.
All’incontro erano presenti anche i consiglieri comunali e la Segretaria Provinciale del Partito, nonché la Commissione Elettorale incaricata di proporre le liste di Campobase per le prossime elezioni comunali e circoscrizionali della città.
La Commissione Elettorale è composta da Lorenzo Dellai – che la presiede – e da Chiara Maule, Roberto Stanchina, Paola Conci e Younnes Et Thairi in rappresentanza del Gruppo Giovanile.
Dopo il risultato positivo ottenuto alle elezioni provinciali e a quelle di Rovereto, il partito sente il dovere di impegnarsi al massimo per il passaggio elettorale comunale del prossimo Maggio.
Ciò in particolare nel Comune di Trento, anche in considerazione del ruolo importante che la Città deve esercitare per assicurare il proprio contributo al futuro sociale ed economico della Comunità Autonoma del Trentino, posta oggi di fronte a sfide inedite in questo momento di radicali cambiamenti.
Per questa ragione, Campobase intende garantire il proprio massimo apporto alla Città, al suo percorso di rinnovamento e di qualificazione e – convintamente – alla coalizione che sosterrà il Sindaco Franco Ianeselli.
Campobase lo farà valorizzando la sua novità ed insieme le sue radici nelle esperienze della cultura del Centro di ispirazione popolare e di sensibilità autonomista e riformista, oltre ogni tentazione di omologare la peculiare esperienza del centro sinistra trentino agli schemi peraltro incerti della politica nazionale.
Nell’incontro si è dato mandato alla Commissione elettorale di lavorare per una proposta
aperta, competitiva e capace di coinvolgere donne e uomini fortemente rappresentativi del partito, delle realtà circoscrizionali e dei mondi sociali, culturali ed economici della città.
Il Trentino ha bisogno di una città capoluogo non “soggetta o conquistata” dal potere
provinciale, ma interlocutrice attiva, responsabile e libera. Solo così, anche la Provincia
Autonoma potrà ritrovare il sentiero verso l’investimento sul futuro; superare i rischi della pura amministrazione di ciò che abbiamo ereditato dal passato; recuperare la distinzione tra “velleità di puro comando” e “effettivo e condiviso governo”.
Il Trentino dell’Autonomia plurale e diffusa ha bisogno di forti presídi di libertà, innovazione e autogoverno locale. Vale per le Valli e vale per le Città.